Sono passati 20 anni dalla morte di Domenico Modugno ma ritorna sempre alla mente l’immagine che lo riprende con le braccia aperte, insieme alla sua indimenticabile voce, a dir poco unica.
Ricordo che tutta la mia famiglia all’epoca lo seguiva con grande interesse, ed io, allora bambino, restavo alquanto perplesso quando in televisione lo vedevo agitare le braccia, mentre cantava appassionato le sue canzoni.
In effetti il suo atteggiamento suscitava curiosità perchè molto diverso dalla compostezza alla quale ci avevano abituati i cantanti precedenti. Adesso, a distanza di tanti anni, inizio a capire quale grande artista si nascondesse in lui e riascoltando le sue canzoni assaporo più in profondità la bellezza e la genuinità delle melodie. Grandissima emozione, infatti, si prova nel rivedere le sue apparizioni televisive, nelle quali emerge immediatamente l’intensità del suo sentimento. In particolare durante l’ascolto dell’attualissima “Amara terra mia”, vecchio canto popolare abruzzese, da lui rielaborato. Certo adesso le sue canzoni appaiono alla nostra mente come dei ricordi sbiaditi in bianco e nero, ma a mio avviso è quasi impossibile che dopo di lui qualche altro artista abbia scritto e interpretato con tanta intensa partecipazione e passione. Vale la pena quindi, di tanto in tanto, rituffarsi in un recente passato per rivivere l’ entusiasmo che manifestava il suo pubblico.
Amara terra mia
Ma come hai fatto
Ultimi commenti